Operatore Olistico: i requisiti

I requisiti per diventare operatore olistico

Occuparsi del benessere psicofisico degli altri nella maniera più appropriata significa avere un approccio ampio del problema, a 360 gradi, esattamente come quello che caratterizza il lavoro di un operatore olistico.

L’aggettivo olistico ha la stessa radice della parola olismo che, a sua volta, indica una visione completa dell’essere umano in riferimento ad una eventuale problematica che deve essere trattata.

Per un operatore olistico non è, cioè, solo il corpo a esprimere qualcosa che deve essere riequilibrato, ma si deve agire tenendo conto anche della mente e dello spirito.

Le discipline naturali si differenziano, infatti, da quelle tradizionali proprio perché hanno a cuore la totalità dell’individuo e il più importante requisito che l’operatore olistico deve avere è, infatti, una preparazione professionale da questo punto di vista, che gli consenta, quindi, di agire nel suo percorso lavorativo in maniera ottimale.

Sommario

Operatore Olistico: le pratiche

Le terapie olistiche

Il mondo olistico comprende una serie di pratiche che sono utili per diverse problematiche e tutte favorisco la riconquista del benessere e dell’equilibrio interiore. Vediamo quali sono alcune fra le più conosciute:

  • Lo yoga è una delle discipline più antiche ed è tra le più seguite a livello olistico. E’ una pratica completa che aiuta a tenersi in forma grazie alle asana e che si avvicina alle tecniche di meditazione.
  • L’osteopatia agisce direttamente sul corpo. L’osteopata esegue, infatti, delle specifiche manipolazioni, riportando la problematica in pieno equilibrio.
  • Con la riflessologia vengono stimolati manualmente alcuni punti specifici, detti punti riflessi.
  • L’agopuntura è pure una delle tecniche più famose, forse una delle prime che hanno fatto conoscere le pratiche olistiche. Consiste nell’utilizzare degli speciali aghi in alcuni punti che fanno riferimento ai meridiani del corpo.

Oltre a queste pratiche, che sono già conosciute da tempo, ce ne sono anche altre di cui si occupano gli operatori olistici e che sono seguite con sempre maggiore interesse anche grazie alla possibilità di frequentare dei corsi specifici:

  • L’aromaterapia lavora con gli oli essenziali e può essere collegata anche al massaggio.
  • La cromoterapia lavora utilizzando le proprietà dei diversi colori.
  • La cristalloterapia è una forma di disciplina olistica che si basa sulle proprietà che hanno i cristalli di intervenire sui chakra.
Operatore Olistico: il lavoro

Il lavoro dell'operatore olistico

Diventare operatore olistico significa intraprendere un percorso professionale nuovo e che offre molte possibilità di sbocco e di sviluppo.

Il suo lavoro consiste nel riportare le tensioni in equilibrio, nel cancellare gli stati di stress, la pesantezza che deriva dai tanti impegni del quotidiano e di riprendere a vivere in una dimensione di benessere completo, per il corpo e per la mente.

Per fare questo, si occupa di varie pratiche: oltre a quelle già indicate, c’è anche lo Shiatsu e ci sono i massaggi rilassanti che, quando eseguiti in maniera professionale e competente, sono davvero una delle soluzioni migliori per tornare in perfetta forma psico-fisica.

Operatore Olistico: i requisiti

I requisiti per diventare operatore olistico

Per quanto riguarda i requisiti che distinguono un operatore olistico di qualità, si può partire da quelli di carattere psicologico.

Un vero operatore olistico deve essere, infatti, in grado di conoscere, capire e analizzare nel modo giusto le problematiche che dovrà risolvere.

Rispetto alla persona che a lui si rivolge, quindi, dovrà agire in modo assolutamente empatico. Dovrà, naturalmente, avere una conoscenza più che approfondita delle pratiche di cui si occuperà e tra queste ci sono anche:

Operatore Olistico: i massaggi olistici

I massaggi olistici

I massaggi sono una delle tecniche più importanti e il requisito indispensabile che l’operatore olistico deve dimostrare di avere.

I massaggi olistici, infatti, devono essere eseguiti solo da professionisti di questo settore che devono sapere come adeguarli e personalizzarli a seconda dell’aspetto che dovrà essere gestito.

Prima di passare alla pratica del massaggio, l’operatore olistico dovrà fare un lungo colloquio con la persona che a lui si rivolge. Questo gli permetterà di capire quali possono essere gli squilibri energetici da cui derivano, poi, gli squilibri fisici.

Ogni tensione del corpo, ogni situazione critica dal punto di vista muscolare corrisponde, infatti, ad un disequilibrio dell’energia vitale, che tramite dei massaggi rilassanti potrà essere eliminato.

Operatore Olistico: formazione

I corsi per diventare operatore olistico

Per tutti questi motivi, un operatore olistico che possa dirsi tale deve privilegiare sempre la sua formazione, seguendo corsi adeguati e professionali che lo formeranno nella maniera più completa.

Per costruire un background formativo di alto livello, può iniziare un percorso per operatore di massaggio olistico come quello disponibile con Oligenesi.

Aperto a chiunque sia interessato in questo campo, il percorso prevede 200 ore formative durante la quali si spazierà tra diversi moduli.

Ci sono moduli dedicati all’apprendimento e alla pratica del massaggio muscolare distensivo, di quello drenante e del massaggio rilassante. Oltre questo, si apprenderanno esercizi per la respirazione e per la cura della postura.

Disclaimer:

Gli articoli contenuti nel blog hanno un puro scopo divulgativo e/o informativo. Non intendono sostituire il parere del medico o di altri specialisti.

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