Idroterapia applicata allo sport

Idroterapia applicata alla pratica sportiva

Articolo di Federico Giolitti
Articolo di Federico Giolitti
Articolo di Federico Giolitti

Diplomato Oligenesi del Percorso di Operatore del Massaggio Sportivo
Federico Giolitti

L’Idroterapia è un trattamento che sta riscuotendo sempre più successo, nel settore del benessere, ma può essere applicato con successo anche nello Sport.

È infatti possibile sfruttare l’Idroterapia per migliorare le performance degli atleti e degli sportivi ed anche per aiutarli nella fase di recupero muscolare.

Scopriamo insieme cos’è l’Idroterapia e come possiamo applicarla alla pratica sportiva.

Sommario

Cos'è l'Idroterapia

L’Idroterapia è una pratica che ha lo scopo di decongestionare il corpo da accumuli di sangue, di liquidi e di calore, ripristinando un corretto equilibrio fra temperature interne ed esterne.

Tutto questo avviene grazie alla stimolazione della circolazione sanguigna. Il sangue infatti, fra le varie funzioni del corpo, è il più importante vettore del calore. Esso assorbe calore dalle zone dove il metabolismo cellulare è più attivo e lo trasporta o verso l’esterno, ai polmoni e alla cute attraverso i quali viene eliminato dal corpo, o verso l’interno nelle zone bisognose, come ad esempio in caso di infiammazione.

L’infiammazione infatti svolge un ruolo fondamentale nei processi di guarigione del corpo. A 38° di temperatura la maggior parte dei batteri non riesce più a sopravvivere, ed a 38,9° i virus diventano incapaci di replicarsi e diffondersi nell’organismo. Con l’aumento della temperatura corporea non solo si contrastano virus e batteri ma si stimola il sistema immunitario e si attivano tutta una serie di enzimi che rendono l’ambiente corporeo ostile per la prolificazione dei microrganismi patogeni.

L’Idroterapia si inserisce in questo quadro poiché aiuta ad indirizzare l’attenzione della circolazione verso le zone dove si effettua il trattamento, determinando i suoi effetti benefici.

Accenni di Anatomia e Fisiologia

La struttura anatomica, fulcro dell’Idroterapia, come abbiamo visto, è la circolazione sanguigna e più nello specifico il letto capillare.

I capillari sono il centro funzionale dell’apparato circolatorio perché permettono la diffusione, la filtrazione e il riassorbimento di acqua, scarti metabolici, nutrienti e gas fra il sangue ed il liquido interstiziale. Il sistema capillare permette al sangue di raggiungere tutte le cellule corporee.

I capillari sono vasi delicati, formati da un epitelio pavimentoso semplice, circondati da una lamina basale e si interconnettono in una grande rete. Ogni arteriola è all’origine di dozzine di capillari, che si svuotano in numerose venule. Uno sfintere precapillare circonda l’entrata del capillare, regolando o fermando il flusso al suo interno. Il canale centrale è detto canale preferenziale.

Visto l’enorme vastità del letto capillare, questo ha la possibilità di accumulare al suo interno notevoli quantità di sangue. Il freddo causa la contrazione degli sfinteri precapillari e delle arteriole, determinando una diminuzione del flusso nel letto capillare ed un accumulo nelle arterie di maggior calibro. Quando la stimolazione fredda (se di breve durata) ha termine, la pressione elastica delle pareti vasali spinge il sangue che si era accumulato nei vasi di maggior calibro verso il letto capillare ed il plesso venoso, con un effetto vasodilatatore.

Il passaggio repentino da vasocostrizione a vasodilatazione crea una variazione di pressioni nel sistema circolatorio. La variazione di pressione che si innesca all’interno del corpo per lo spostamento di queste grandi masse di sangue determina molteplici benefici: regolazione della temperatura corporea, della pressione e della circolazione sanguigna, muove le stasi di sangue.

Il caldo procura invece un immediato effetto vasodilatatore e di riflesso stimola un’azione calorica anche in altri distretti corporei.

Attraverso l’Idroterapia si riescono ad attivare questi processi fisiologici, ottenendo notevoli benefici.

Azioni prodotte dall'acqua fredda

  • Riduzione della sensibilità cutanea
  • Contrazione della muscolatura
  • Diminuzione del ritmo cardiaco
  • Aumento della pressione sanguigna
  • Diminuzione della sezione dei vasi
  • Vasocostrizione periferica (per via nervosa)
  • Rallentamento processi di diffusione e nutrizione
  • Ritardo nel ricambio e nella formazione di nuovi tessuti

Reazioni prodotte dall'acqua fredda

  • Vasodilatazione periferica
  • Aumento della sensibilità tattile e dolorifica
  • Accelerazione del respiro
  • Iperattività renale
  • Aumento delle secrezioni ormonali
  • Aumento della peristalsi
  • Aumento della frequenza cardiaca
  • Aumento del metabolismo

Azioni prodotte dall'acqua calda

  • Aumento permeabilità tessuti
  • Vasodilatazione
  • Aumento frequenza cardiaca
  • Diminuzione pressione sanguigna
  • Diminuzione sensibilità cutanea
  • Diminuzione sensibilità neuromuscolare
  • Riduzione secrezioni ormonali
  • Stimolazione parasimpatica

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I benefici dell'Idroterapia

1) Disciogliere: la forte attivazione circolatoria unita all’ipertermia periferica da un lato sciolgono gli accumuli tossinici drenandoli via e dall’altro favoriscono il defluire degli accumuli di liquidi. La matrice connettivale infatti ha un ciclo di attività che si sviluppa in due fasi come si può osservare nella tabella qui di seguito. Per essere in stato SOL si deve avere un PH intorno a 7 altrimenti il passaggio allo stato disciolto avviene con più difficoltà (necessita di più calore) e la matrice non riesce eliminare gli scarti metabolici con efficienza. La matrice extracellulare infatti ha anche la funzione tampone aiutando a regolare l’equilibrio acido-base nel corpo. Se si accumula troppa acidità a livello della matrice extracellulare questa non può depurarsi dalle tossine con efficienza, di conseguenza vi si accumulano dando il via a processi infiammatori. Aumentando la circolazione e l‘ipertermia si ha un aumento della concentrazione di ossigeno e di calore che aiutano a disciogliere la matrice migliorando il drenaggio e l’eliminazione delle tossine.

Fase di smaltimento delle scorie
Dalle ore 3 alle ore 15
Gelatina sciolta
Stato SOL - pH 7
Fase dell'attività
Simpaticotonia
Idrolisi proteica, degradazione e smaltimento
Fase di ricostruzione della matrice connettivale
Dalle ore 15 alle ore 3
Gelatina ricondensata
Stato GEL - pH 6
Fase della stasi
Vagotonia
Ricostruzione proteica
 

2) Eliminare: l’idroterapia favorisce il benessere degli organi emuntori quali reni, polmoni, fegato e pelle. Lo stato della pelle è molto indicativo riguardo alle condizione del sangue. Il sangue spinge le sostanze di rifiuto verso il derma da cui trovano uno sfogo verso l’esterno. Se il carico tossinico non è elevato non si assisterà a nessuna particolare manifestazione, altrimenti si potrebbero verificare alcune problematiche cutanee dovute all’eliminazione delle tossine dal corpo. A seconda della gravità della sintomatologia potrebbe essere necessaria una visita medica.

3) Rinforzare: l’idroterapia stimola i vasi, la circolazione e le naturali difese dell’organismo a reagire al freddo.

Attraverso queste tre funzioni, l’Idroterapia permette di ottenere i seguenti benefici:

  • Riattiva la circolazione linfatica favorendo la rimozione delle tossine e migliorando i processi emuntoriali.
  • Rinforza e aiuta nel mantenimento della giusta elasticità dei vasi per l’aumento della frequenza cardiaca e per le variazioni di pressione che stimolano notevolmente i vasi principali.
  • Se eseguita con costanza nel tempo, aumenta i globuli rossi e la quantità di emoglobina.
  • Porta nuovi nutrimenti ed un sangue più ossigenato alle cellule.
  • Porta il calore interno verso la pelle che ne permette la fuoriuscita nell’ambiente esterno, migliorando la stabilità termica corporea e aiutando la risoluzione dei processi infiammatori che si svolgono all’interno del nostro corpo.
  • Aumenta le secrezioni ormonali fungendo da stimolante (acqua fredda) o le diminuisce fungendo da sedativo (acqua calda).
  • Decongestiona i visceri portando il sangue verso l’esterno.
  • Migliora l’attività nervosa e cardiaca nonché la circolazione del sangue.
  • Migliora la funzionalità dell’apparato digerente.
  • Risveglia le naturali difese dell’organismo essendo il sistema endocrino strettamente legato a quello immunitario.

I benefici dell'Idroterapia nella pratica sportiva

I benefici dell'Idroterapia nella pratica sportiva

Preparazione all'attività sportiva e Prevenzione degli infortuni

Da ciò che abbiamo visto precedentemente sugli effetti ed i benefici dell’Idroterapia, appare chiaro come essa possa essere applicata per preparare correttamente il corpo e lo spirito all’attività sportiva, migliorando la prestazione ed aiutando a prevenire possibili infortuni. Gli effetti benefici sulla preparazione alla pratica sportiva sono i seguenti:
  1. Attivazione della circolazione sanguigna: determina il riscaldamento dei distretti trattati, il drenaggio di tossine e scarti metabolici e l’apporto di nuovo sangue ricco di nutrienti e ossigeno così da partire con con un muscolo in perfetta forma.
  2. Aumento delle secrezioni ormonali: innalza i livelli di energia e stimola il morale e la combattività.
  3. Aumento della frequenza respiratoria: permette di eliminare una maggior quantità di anidride carbonica e di incamerare una maggior quantità di ossigeno. Il nostro corpo viene preparato al successivo sforzo e alla grande quantità di CO2 che viene prodotta durante l’attività fisica intensa.
  4. Aumento della frequenza cardiaca: permette una maggior irrorazione sanguigna dei tessuti.

Risoluzione delle problematiche infiammatorie e sindrome da over-use

Lo spostamento verso la superficie cutanea di grandi masse di sangue trasporta il calore verso la pelle, da cui viene poi eliminato attraverso lo scambio termico con l’aria. Il calore è strettamente legato agli accumuli di sangue e ai processi infiammatori. L’Idroterapia è un utilissimo strumento per aiutare a risolvere questi accumuli poiché direziona la circolazione sanguigna verso le zone trattate favorendone lo scioglimento.

L’infiammazione è un meccanismo di risposta immunitaria che si instaura in presenza di agenti patogeni, di una lesione di origine traumatica o di origine biologica. Di conseguenza necessita della supervisione medica.

In questo quadro si inseriscono tutte quelle sindromi da over-use dovute a sollecitazioni continuative e ripetute di determinati distretti corporei: come il caso della spalla del nuotatore, del gomito del tennista, del ginocchio del saltatore, ecc.

I processi infiammatori hanno diverse funzioni fondamentali per un corretto recupero delle funzionalità della zona colpita dal trauma e per questo non vanno bloccati, ma aiutati in modo da permettere una miglior risoluzione della problematica:

  1. Temporanea riparazione della lesione così da impedire l’ingresso di altri patogeni.
  2. Rallentamento della diffusione di altri agenti patogeni dal sito di lesione verso altri distretti corporei.
  3. Mobilitazione delle difese locali, regionali e sistemiche per l’eliminazione degli agenti patogeni e facilitare le riparazioni permanenti.

Il consulto medico serve appositamente per non applicare l’Idroterapia in momenti ed in modalità non adatte ai processi rigenerativi già in atto.

Risoluzione della contrattura muscolare

La contrattura è una fase di pre-stiramento del muscolo che si attiva come meccanismo di difesa. Gli effetti di una contrattura sono perdita di elasticità da parte delle fibre muscolari e loro torsione, che ne determina un irrigidimento.

La contrattura compromette la microcircolazione locale, impedendo di conseguenza un corretto nutrimento delle cellule ed una corretta eliminazione delle tossine e degli scarti metabolici.

Richiamando il sangue verso la superficie cutanea, l’Idroterapia determina una variazione della pressione sanguigna nel distretto che favorisce la risoluzione della contrattura, ripristinando una corretta microcircolazione, così da portare nuovo nutrimento alle cellule e da eliminare le tossine accumulate.

Prevenzione e risoluzione del crampo

Il crampo è una contrazione ripetuta e spasmodica delle fibre muscolari che può durare molti secondi, ed è dovuta ad un affaticamento multifattoriale del muscolo.

Le cause principali sono:

  • Ossigenazione insufficiente
  • Accumulo repentino di acido lattico
  • Carenza di minerali in seguito a sudorazione eccessiva

Tendenzialmente se il crampo insorge a riposo (come ad esempio di notte) va ricondotto più ad uno squilibrio idrosalino di origine alimentare. Se insorge invece durante la pratica sportiva (solitamente per una mancanza di riscaldamento adeguato) è dovuto ad uno scompenso energetico per una mancata ossigenazione e nutrizione del distretto che va ad attivare i meccanismi anaerobici per la produzione di energia che producono una maggior quantità di scarti metabolici (come l’acido lattico) che si accumulano nella zona poiché la circolazione non è ancora ben attivata.

L’Idroterapia, stimolando notevolmente la circolazione secondo i modi già visti, ben si adatta alla prevenzione e alla risoluzione di questa problematica, soprattutto quando non è dovuta a squilibri nutrizionali, che invece vanno risolti attraverso una dieta equilibrata.

Risoluzione dei doms

Per quanto riguarda i DOMS, non si può dire ancora molto poiché non c’è ancora una teoria scientifica confermata da dati che possa spiegarne l’insorgere.

In ogni caso l’Idroterapia, favorendo il drenaggio delle tossine e l’afflusso di nuovo sangue ricco di ossigeno e nuovi nutrimenti per le cellule, può essere di sostegno alla loro risoluzione (soprattutto se l’Idroterapia viene eseguita a ridosso del termine della pratica sportiva).

Esecuzione del trattamento di Idroterapia

Esecuzione del trattamento di Idroterapia

Avvertenze

  • I locali devono essere ad una temperatura di 22-27°C (il corpo non dovrebbe cedere temperatura all’ambiente ma acquisirla).
  • Effettuare l’Idroterapia a stomaco vuoto.
  • Utilizzare preferibilmente le ore mattutine, quando il corpo è più reattivo.
  • Le applicazioni fredde vanno effettuate su corpo caldo.
  • Osservare le reazioni di calore: in assenza di reazioni interrompere le applicazioni (fredde o calde) e
    tenere l’acqua il più possibile intorno al punto neutro.
  • Il tempo di reazione varia dai 15 ai 30 minuti; prima di passare ad altre applicazioni rispettare i 30 minuti di tempo necessari alla conclusione dei processi fisiologici avviati.

Le reazioni idroterapiche

Temperatura acquaNervosaCircolatoriaTermica
Fredda (12°-16°C)ForteForteForte
Temperata (17°-24°C)Molto deboleMolto deboleMolto debole
Tiepida (25°-29°C)NullaNullaNulla
Calda (30°-34°C)MediaMediaDebole
Molto calda (35°-42°C)ForteForteMedia

Preparazione del corpo

Affinché i trattamenti idroterapici abbiano effetto è molto importante che il corpo sia caldo, soprattutto per le applicazioni fredde. Infatti, quando il corpo è freddo non ha la circolazione abbastanza attivata da determinare gli effetti fisiologici dovuti all’Idroterapia.

Eseguendo applicazioni fredde su corpo freddo si ottiene solamente di raffreddare ulteriormente il distretto corporeo, determinando un affaticamento dell’organismo che dovrà spendere solamente maggiori energie per riscaldarlo efficacemente.

Le applicazioni calde solitamente hanno un valore preparatorio a quelle fredde e quindi non è necessario scaldare il corpo per eseguirle. Dopo un applicazione calda va subito eseguita una fredda.

Più il corpo sarà stato scaldato efficacemente, più la reazione sarà forte, più la temperatura dell’acqua si discosterà da quella corporea più la reazione sarà forte.

Per scaldare il corpo sono ottimi:

  • Esercizio fisico, perché stimola l’attività di tutto il corpo.
  • Massaggi, perché sciolgono le tensioni e favoriscono il drenaggio e l’eliminazione delle tossine accumulate.
  • Spazzolature a secco, che stimolano la circolazione cutanea in maniera molto forte (a seconda della durezza della spazzola) e permettono un notevole drenaggio dei liquidi e di scaldare efficacemente il corpo.
  • Bagni di vapore, infatti grazie all’elevata umidità il calore penetra più facilmente negli strati profondi del derma. Grazie al calore acquisito la matrice extracellulare del derma passerà in stato fluido permettendo un miglior drenaggio delle tossine. Inoltre la condensa che si accumula sul corpo attiva i meccanismi osmotici della pelle permettendo una miglior eliminazione delle tossine da parte della cute.
  • Sauna, ottima per la stimolazione dell’apparato respiratorio, circolatorio e cardiaco e per attivare la sudorazione così da migliorare la depurazione cutanea. Attenzione all’elevata secchezza dell’aria in presenza di stati infiammatori dell’apparato respiratorio perché possono peggiorare i sintomi.

Stimolazione idroterapica

Le stimolazioni fredde (acqua a 12-18°C) devono essere di breve durata:

  • Da 1 a 30 sec. per le stimolazioni più intense come immersioni complete o a mezzobusto.
  • Da 30 sec a 1-2 minuti per stimolazioni meno intense come frizioni, abluzioni, docciature parziali o complete.

Le stimolazioni calde (acqua 25-37°C) possono avere una durata maggiore variabile dal minuto ai 30 minuti, quelle molto calde (acqua 37-42°C) fino ad un massimo di 20 minuti.

Reazione corporea

Per aiutare la reazione corporea e rendere la stimolazione idroterapica efficace, si possono seguire due strade:

  1. Esercizio fisico leggero per attivare la circolazione e l’apparato locomotore.
  2. Vestirsi con abiti caldi e rimanere sdraiati sotto le coperte.

In ambedue i casi è sempre da rispettare il tempo di 30 minuti per lasciare al corpo la possibilità di terminare i processi attivati.

Idroterapia in abbinamento al Massaggio Sportivo

Pre-Gara

L’applicazione dell’Idroterapia si adatta efficacemente al pre-competizione abbinandola ad un Massaggio Sportivo Pre-Gara, così da preparare la muscolatura per essere al massimo delle sue potenzialità.

L’Idroterapia stimola il ricambio del sangue drenando le tossine, ossigenando la muscolatura, apportando nuovi nutrimenti e scaldando la muscolatura senza affaticarla.

Massaggio sportivo pre-gara
Stimolazione idroterapica
Riscaldamento leggero per 15-30 minuti

Competizione

Post-Gara

L’applicazione dell’Idroterapia si adatta efficacemente al post-competizione abbinandola ad un Massaggio Sportivo Post-Gara, in modo da drenare le tossine accumulate per lo sforzo muscolare e nutrire la muscolatura, al fine di facilitare i processi rigenerativi del tessuto muscolare affaticato dalla prestazione.

Competizione (Seguita da un movimento leggero per non interrompere bruscamente l'attività muscolare)

Massaggio sportivo post-gara

Simolazione idroterapica

Riposo per 30 minuti

I principali corsi per imparare il Massaggio Sportivo

Di seguito, è possibile visualizzare un’elenco dei principali Corsi e Percorsi di Formazione nell’ambito del Massaggio legato allo Sport, essenziali per diventare un Massaggiatore Sportivo completo e professionale.

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