Contratture: cosa sono e come ce ne possiamo liberare?

Lucia Fiorelli, Docente Oligenesi

Articolo di Lucia Fiorelli 

Docente Oligenesi

Uno dei traumi più comuni della muscolatura è senza dubbio ciò che chiamiamo contrattura. Scopriamo in questo articolo che cos’è esattamente, come si forma e come fare per scioglierla.

i muscoli scheletrici

I muscoli scheletrici, mantenendo uno stato di costante contrazione che è sottoposta al controllo automatico del sistema nervoso, ci consentono di mantenere una certa postura. Anche se non ce ne rendiamo conto, il fatto di stare eretti in piedi o seduti comporta una serie di aggiustamenti muscolari.

Questi muscoli (muscoli scheletrici) consentono anche di regolare la temperatura corporea: infatti, con la contrazione dei muscoli si genera calore e in condizioni ambientali fredde, con i conseguenti “brividi”, l’organismo cerca di riportare la temperatura corporea a valori normali.

Un muscolo scheletrico è costituito da fasci di fibre muscolari. Ogni fibra è una singola cellula che può essere molto grossa e lunga parecchi centimetri. Nel citoplasma di ogni cellula muscolare sono presenti piccoli filamenti, le miofibrille che, strettamente impacchettate, corrono parallelamente alla lunghezza della cellula e sono composte da unità chiamate sarcomeri. La ripetizione di queste unità lungo le miofibrille dei muscoli scheletrici e cardiaci conferisce loro il caratteristico aspetto striato. Un muscolo scheletrico è di solito attaccato a due o più ossa (direttamente o, più spesso, indirettamente) mediante robuste strisce di tessuto connettivo chiamate tendini.

La maggior parte dei muscoli scheletrici del corpo lavora in coppie antagoniste in cui un muscolo contrae o flette l’articolazione, mentre l’altro la estende. L’articolazione ha il compito di tenere unite, mediante i legamenti, due o più ossa e, generalmente, contiene un liquido lubrificante.

Muscoli Scheletrici

cos'e' una contrattura muscolare?

Per contrattura muscolare si intende una contrazione involontaria di uno o più muscoli. Normalmente avviene quando il muscolo viene sollecitato ripetutamente oppure quando viene sottoposto a un carico eccessivo che va oltre il suo limite. Il corpo si attiva, in queste situazioni, mettendo in atto quella che, appunto, definiamo contrattura, per evitare, anche grazie al dolore che la persona prova, che quel muscolo specifico possa continuare a lavorare.

Spesso, con il mio lavoro, mi trovo davanti a contratture da sciogliere e, altrettanto spesso, mi trovo davanti a persone che non intendono cambiare il loro atteggiamento nei confronti del muscolo, o dei muscoli, coinvolti. È assolutamente necessario, dopo averci lavorato, che la persona rimanga a riposo o, quantomeno, eviti di continuare a sollecitare quella zona specifica.

Contrattura

come si scioglie una contrattura?

Esistono diverse modalità con le quali possiamo lavorare in questo senso. Possiamo ricorrere a un massaggio decontratturante che viene eseguito, in base alla zona che deve essere massaggiata, con una serie di manovre più o meno profonde che hanno lo scopo sia di richiamare sangue nella zona (e quindi portare ossigeno al muscolo) sia andando a lavorare per sciogliere la contrattura (che si manifesta con una ipertonia del muscolo stesso) delle fibre muscolari. Grazie anche ad altre manualità specifiche viene riattivata inoltre la microcircolazione più superficiale. Il calore generato dalle manovre, unito al maggiore apporto di ossigeno, permettono al muscolo di rilassarsi e sciogliere, quindi, la problematica.

Un altro massaggio molto utile in tal senso è quello posturale. Con questo tipo di massaggio vengono sollecitati i Trigger Points. I punti Trigger (detti anche punti “grilletto”) sono delle piccole masse (una sorta di noduli) dolorose all’interno della fascia di un muscolo. A tal proposito, per rendere più chiara la definizione, immaginiamo di indossare una tuta molto aderente. La tuta rappresenta la fascia muscolare. Se noi pizzichiamo una zona della tuta, questa dovrà per forza tendersi in quel punto. La tuta tesa in un punto specifico rappresenta il trigger point. Questa zona, normalmente, si presenta dolorosa al tatto e, spesso, il dolore dato da questo trigger si manifesta in un’altra zona del corpo. Ovviamente, se siamo di fronte a un punto doloroso, ne conseguirà che la nostra postura sia coinvolta e sbilanciata. Ecco quindi che il trattamento di questi punti può aiutarci a sciogliere la contrattura e ripristinare il giusto bilanciamento corporeo.

Un’altra tecnica utilizzata per sciogliere le contratture è quella del taping elastico: in questo caso vengono applicate delle bende adesive ed elastiche che vengono posizionate in determinati punti del corpo, tendenzialmente nella zona dove si manifesta la contrattura. In questo modo viene attivata una stimolazione in grado di creare spazio nei tessuti e di conseguenza sciogliere la contrattura.

Possiamo ricorrere anche a un trattamento di Polarity che sfrutta, tramite le mani dell’operatore, gli effetti del campo magnetico del corpo del ricevente, come se fosse una sorta di magnetoterapia. Con questa modalità si va a sciogliere la problematica tramite degli impulsi che andranno a lavorare sui muscoli coinvolti.

Tra le altre tecniche utilizzabili per sciogliere le contratture, una menzione a parte meritano il trattamento connettivale e la coppettazione. Ambedue queste tecniche hanno come finalità quella di staccare le aderenze del tessuto connettivo facendo ripartire fluidamente la circolazione sanguigna e la relativa ossigenazione dei tessuti. Come già spiegato in precedenza, il maggior afflusso di sangue, generando un maggiore calore, scioglie le contratture del tessuto muscolare.

Ovviamente, oltre a questi trattamenti, bisogna che la persona, dopo aver ricevuto il trattamento, stia a riposo. Per accelerare la fase di recupero sarebbe auspicabile che venga seguita una opportuna attività di riabilitazione muscolare a seconda dell’entità e delle cause che hanno causato la problematica. Oltre a questo è consigliabile anche una adeguata attività aerobica che favorisca l’afflusso di sangue seguita da esercizi di stretching. Sempre per favorire l’apporto di sangue, e quindi di ossigeno, sono consigliati anche degli impacchi caldi nella zona interessata.

Come sciogliere una contrattura Muscolare
Per prevenire questo tipo di problematica possiamo, invece, intervenire con delle tecniche di rilassamento che aiutano a ridurre la tensione muscolare, mantenere una corretta idratazione e aiutarci anche con una corretta alimentazione preferendo alimenti ricchi di omega 3.

Disclaimer:

Gli articoli contenuti nel blog hanno un puro scopo divulgativo e/o informativo. Non intendono sostituire il parere del medico o di altri specialisti.

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