La Paura di Vincere

Ciao Spiriti forti e coraggiosi, ci siamo, la classe PsicoSomaX è quasi pronta… Sono rimasti giusto un pugno di posti liberi. Sto preparando il gruppo dove lavoreremo da subito per confrontarci e raggiungere gli obiettivi.

Lo so…. E’ stata dura per molti di voi prendere la decisione di entrare in PsicoSomaX. Avete superato la paura di vincere. E la paura di vincere è talvolta potentissima. E’ legata all’idea che hai costruito sul tuo sé, è legata ai valori che ti attribuisci e alla posizione che pensi di meritare nella società, al ruolo che ritieni di poter giocare nel mondo.

La paura di vincere si alimenta dell’idea profonda di te stesso che è quella di “valere poco”. 

Se domani avessi in mano un sistema che mi fa raggiungere in poco tempo il successo, dovrei accettare l’idea di essere “superiore” a chiunque altro in quella professione, o in relazione ad un’altra persona. Ma non sempre siamo pronti ad un cambiamento del proprio sé.

E allora preferiamo perdere o non lottare per rimanere nella propria condizione che alla fine viviamo come rassicurante perché è ben nota e chiara. Rimanere lì ci permette di non affrontare la paura dell’ignoto.

A volte, legata alla paura di vincere c’è la convinzione che il successo richieda delle abilità che si ritiene di non possedere. A fare la differenza sono le esperienze che abbiamo vissuto nella vita e le reazioni che abbiamo avuto ad esse.

Una serie di fallimenti possono giocare un ruolo importante, così come le esperienze vissute da piccoli, e in particolare lo stile educativo dei nostri genitori. Essersi sentiti dire spesso “non ce la farai mai” oppure “sono certo che ce la farai”, fa un’enorme differenza nel futuro di una persona.

Ma la buona notizia è che noi continuiamo ad apprendere, il cervello continua ad adattarsi anche nella vita adulta e dunque possiamo in ogni momento invertire la rotta migliorando la nostra capacità di risposta agli eventi.

Le ultime ricerche nel campo della neuroplasticità confermano che il cervello impara continuamente e che se noi siamo in grado di pilotare le nostre esperienze e cambiare le nostre abitudini, la nostra realtà interiore verrà letteralmente trasformata.

E io sono felice che PsicoSomaX sia stato per tante persone l’occasione di un cambio di rotta.

L’occasione per ripartire, o partire finalmente con la marcia giusta.

PsicoSomaX è arrivato per cambiarci la vita a tutti attraverso un lavoro analitico fatto di dati, protocolli, metodi.

Non la cambierà solo a voi, ma anche a me. Perché anche io mi sono rimessa in gioco grazie a PsicoSomaX e grazie a voi che mi avete sommerso di fiducia e di responsabilità.

E io la sento tutta quella responsabilità.

La responsabilità di farvi guadagnare, evolvere, di darvi il sapere che vi farà essere qualcosa di unico in Italia: un Operatore PsicoSomaX.

Ci vediamo in classe prestissimo. Io sono pronta. E tu?