Esplorando il Concetto di Salute: Tra Triangolo della Salute e Filosofia di Nietzsche
Se oggi guardiamo sul dizionario Garzanti la definizione di salute è: una buona condizione psico-fisica. Così, però, non ne veniamo fuori credo, perché intanto il buono è relativo e poi perché questa definizione non spiega cosa sia la salute. Io personalmente ho trovato una spiegazione per me stesso nel Triangolo della Salute a cui si fa spesso riferimento in Kinesiologia applicata.
Si tratta di un triangolo equilatero, dove ogni lato corrisponde ad una sfera dell’organismo umano: alla base c’è il lato muscolo-scheletrico, a sinistra il lato viscero-metabolico e a destra quello psico-emotivo.
Se il corpo funziona correttamente, ogni lato del Triangolo della Salute è della stessa lunghezza ed è quella condizione tale per cui l’energia può circolare liberamente, si ha una fluida respirazione Cranio-Sacrale ed una Postura corretta (perché i muscoli sono tutti normotonici). Se, invece, c’è una disfunzione su un lato la sua lunghezza ne viene influenzata ed inevitabilmente ciò determinerà anche un cambiamento di lunghezza degli altri due lati, che è una condizione in cui l’energia ristagna, il movimento Cranio-Sacrale si manifesta in maniera disfunzionale, la Postura è alterata, ed al test muscolare kinesiologico ci saranno svariati muscoli iper o ipotonici.
Allora io ho trovato la mia definizione nella Gaia Scienza di Nietzsche: la salute è un magico momento di equilibrio, dove tutti gli estremi sono presenti e collegati morbidamente tra loro.
Per esempio, gli estremi del lato muscolo-scheletrico sono ipertonia e ipotonia muscolare, o del lato psicologico possono essere tristezza ed euforia, mentre a livello metabolico possono essere anabolismo e catabolismo cellulare. Serve che ogni estremo sia presente e che sia realizzabile in qualsiasi contesto della vita. In questo modo, in base alle singole necessità del momento, il corpo può attingere ad un estremo piuttosto che ad un altro.