Chissà se non sia proprio la sua origine mitica a conferirle le sue molteplici proprietà benefiche. La calendula è molto diffusa come rimedio fitoterapico; nell’antichità i guaritori le attribuivano addirittura poteri magici.
Oltre all’uso esterno, è utilizzabile tramite tisane, decotti e tintura madre. Per esempio, se utilizzata come decotto, in presenza di dolori mestruali o addominali, svolge un’azione antispasmodica ed è quindi indicata in caso di colite, gastrite, ulcere e, più in generale, per qualunque patologia a carico dei tessuti interni.
Tuttavia, la sua caratteristica principale si deve al fatto che la calendula è in grado di donare sollievo e curare la pelle, grazie alla sua potente azione antinfiammatoria, antisettica e cicatrizzante, dovuta perlopiù alla presenza al suo interno dei carotenoidi.
È un ottimo rimedio naturale per scottature, ferite e arrossamenti cutanei, poiché cura l’epidermide e la rende più tonica. Inoltre, l’uso della calendula è caldamente consigliato per:
– Curare la pelle secca, screpolata e delicata (anche nel caso in cui ci si trovi in presenza di dermatiti o eczemi), poiché crea una barriera che la protegge dall’irritazione.
– Velocizzare la cicatrizzazione dei tessuti in caso di piccole ferite e abrasioni.
– Lenire scottature e proteggere la pelle, sia prima che dopo l’esposizione al sole.
– Ridurre il fastidio dovuto a punture di insetto o herpes.
– Curare l’acne; in questo caso viene utilizzata soprattutto la tintura madre.
– Trattare i geloni sia sulle mani che sui piedi.
– Ridurre l’impatto dell’età sulla pelle; il suo uso quotidiano migliora il tono e il colorito della cute.