Coppettazione: in cosa consiste la tecnica della coppetta
La coppettazione è una tecnica che porta con sè secoli di storia. E’ stato il medico austriaco Bernhard Aschner, estimatore delle tecniche di medicina antica, a far conoscere la coppettazione in Occidente.
La tecnica è esercitata mediante l’impiedo di specifici strumenti, le “coppette”, realizzate in materiali come vetro, bambù e silicone. E’ proprio il silicone, infatti, a essere utilizzato nella coppettazione a uso domestico, che non richiede l’aiuto di un professionista.
La coppettazione, definita anche cupping, è una tecnica collaudata che esplica la sua funzione mediante la pressione esercitata dalla coppetta, che agisce come una ventosa.
La coppettazione può essere eseguita lasciando le coppette fisse su determinati punti, oppure facendole scorrere lungo una specifica linea. In genere, si lascia agire la coppetta su uno stesso punto per circa 5 – 10 minuti, per evitare un eccessivo affaticamento della zona trattata.
La coppettazione può essere eseguita in due modalità :
A caldo: mediante il riscaldamento preliminare delle coppette. Il calore, infatti, permette alla coppetta di aderire perfettamente, determinando l’effetto “sottovuoto“. Le coppette sono dotate di valvole e pompe, che assicurano l’entrata dell’aria all’interno. Il metodo a caldo è impiegato con le coppette di vetro e bambù.
A freddo: grazie all’innovativa introduzione sul mercato delle coppette in silicone, non è necessario procedere al riscaldamento. Questo materiale è indicato per la coppettazione casalinga, poiché non prevede grosse abilità. La malleabilità del silicone, infatti, è tale da permettere l’adesione della coppetta mediante una semplice pressione ai lati.