Che cosa sono i Bambù
Il termine bambù ha origine dalla parola di lingua malese mambu e fu tradotto poi in inglese con il più noto nome di bamboo: è il termine utilizzato per identificare un gruppo di piante della famiglia delle graminacee (quella dell’erba di campo, per intenderci) che conta circa 1400 specie.
A livello strutturale i bambù sono composti essenzialmente da tre parti:
- il sistema sotterraneo di rizomi (radici)
- il culmo (canna)
- i rami, sviluppati secondo uno schema alternato di nodi ed internodi
Con la crescita della pianta gli internodi, dapprima avvolti l’uno sull’altro, si allungano come in un cannocchiale telescopico fino a raggiungere la massima estensione, che manterranno per tutto il corso della loro vita. I bambù, infatti, non crescono in larghezza come gli alberi: l’altezza che la canna raggiunge nelle prime 4-8 settimane sarà quella che manterrà durante tutta la sua vita. Con gli anni, però, si modifica la composizione delle pareti dei culmi, che diventano più “cristalline”.
Gli internodi della canna sono generalmente cavi (ma esistono anche specie con i culmi pieni) e sono separati l’uno dall’altro da diaframmi all’altezza di ciascun nodo.