Precisiamo che prima di intervenire su qualsiasi problematica bisogna sempre accertarsi di avere gli strumenti e le competenze giuste per affrontare il problema.
Il bacino è punto di ancoraggio di molti muscoli importanti. La loro tensione o contrattura può portare, per l’appunto, disequilibri al bacino ma anche a gambe, schiena e collo, modificando in alcuni casi la postura per effetto della compressione dei muscoli sulle ossa.
Il corpo umano è composto da 31 coppie di nervi spinali, tra cui 5 sacrali e una coccigea. Il famoso nervo sciatico, responsabile di molte problematiche, è uno dei nervi sacrali che si infiamma a causa della contrattura del muscolo piriforme nella maggioranza dei casi. Questo è solo un esempio, probabilmente il più comune, di come un muscolo contratto comprometta la funzionalità del movimento.
Nel suo insieme il bacino ospita l’articolazione coxo-femorale. La sinergia dei muscoli pelvici e della coscia permette i vari movimenti tra cui: flessione, estensione, adduzione, abduzione e rotazione.
Avere la muscolatura del bacino contratta è anche causa del fastidioso e, in alcuni casi, invalidante mal di schiena nell’area lombo sacrale. Questo fenomeno causa un dolore diffuso nella zona interessata, con propagazione agli arti inferiori e in alcuni casi nell’area addominale. Eseguire il massaggio decontratturante con apposite manovre e i giusti strumenti di lavoro, ad esempio pollice e gomito, decontrae in profondità, sciogliendo le tensioni muscolari e aiutando il muscolo a riacquisire le sue specifiche proprietà. Prima di intervenire su una contrattura che limita il movimento è sempre bene scaldare l’area con delle frizioni e valutare la mobilità con circonduzioni graduali.
Il pollice in digitopressione statica permette una percezione più elevata delle contratture, il trovare i punti di repere su cui fare un lavoro localizzato su un’area ristretta, ed è considerato uno strumento con funzionalità più “chirurgiche”. Il gomito, ad esempio, viene utilizzato su muscoli più possenti, come il gluteo o i paravertebrali, tenendo sempre conto della fisicità del cliente.
Il massaggio decontratturante e quello muscolare distensivo possono essere utilizzati sinergicamente. Entrambi condividono alcune manovre ma hanno effetti differenti: il muscolare può essere utilizzato per il mantenimento delle caratteristiche del muscolo, come forma di prevenzione, rilassare il muscolo in profondità, allentando e prevenendo tensioni che si possono ripercuotere sullo stato di salute.
Il loro impiego nel caso posto in esame potrebbe essere tramite un trattamento decontratturante su gluteo e coscia e successivamente un massaggio muscolare distensivo su tutta la C.M.P. Ovviamente ci possono essere molte combinazioni tra i due trattamenti, integrando anche delle manovre di stretching apposite che allentano la tensione muscolare sul bacino. Questi trattamenti li potete trovare all’interno del Percorso di Operatore del Massaggiatore Sportivo.