La sindrome del tunnel carpale è una condizione che si verifica quando il nervo mediano viene compresso mentre passa attraverso il tunnel carpale nel polso. Questa compressione provoca dolore, intorpidimento e formicolio al pollice, all’indice, al medio e alla metà adiacente dell’anulare, poiché tutti questi ricevono la funzione sensoriale e motoria dal nervo mediano. Il dolore può potenzialmente anche estendersi al braccio. Inoltre, la presa della persona colpita potrebbe essere indebolita e la sua destrezza peggiorata.
Lo spazio del tunnel carpale è definito dalle ossa carpali e dal legamento carpale trasversale. Oltre al nervo mediano, nove tendini flessori attraversano anche il tunnel carpale e questi permettono di flettere le dita. La compressione del nervo mediano può verificarsi sia perché il tunnel carpale diminuisce di dimensioni, sia perché il suo contenuto aumenta di dimensioni, ad esempio, attraverso il gonfiore.
La sindrome del tunnel carpale inizia in genere in età adulta e una persona su 20 negli Stati Uniti ce l’ha. Poiché le donne hanno polsi e tunnel carpali più piccoli, sono comunemente colpite in maggior misura rispetto agli uomini.
C’è un dibattito in corso sul fatto che la sindrome del tunnel carpale sia causata da movimenti e vibrazioni ripetitive. Ci sono anche condizioni che rappresentano fattori di rischio per lo sviluppo della stessa. L’artrite reumatoide è, ad esempio, un fattore di rischio poiché provoca l’infiammazione dei tendini flessori. Anche le lesioni al polso possono causare gonfiore. Si può anche essere sfortunati e nascere con un tunnel carpale più piccolo.
Senza trattamento, fino a un terzo di coloro che hanno la sindrome del tunnel carpale migliora in circa un anno. Per coloro che non migliorano, i sintomi possono gradualmente peggiorare nel tempo. Le complicazioni a lungo termine possono includere danni permanenti ai nervi e la sensazione che ne deriva può essere abbastanza grave da svegliarsi di notte. Un’altra complicazione a lungo termine è la perdita dei muscoli alla base del pollice. In casi più gravi, è possibile intervenire chirurgicamente: il legamento carpale trasverso viene tagliato, liberando il nervo mediano.