Quando lo psoas è troppo contratto può condizionare la respirazione diaframmatica e viceversa, quando il diaframma è teso può perturbare l’equilibrio dell’ileopsoas e della schiena. Entrambi, vengono considerati i muscoli chiave della salute.
Tranne nell’esecuzione del massaggio Relax, nei massaggi più specifici, come ad esempio i cervicali o in quelli dedicati alla schiena o all’addome (dove si cerca di alleviare i dolori in generale dovuti ad un’errata postura) si chiede la collaborazione del “cliente amico”.
I muscoli trattati sono quelli che abbiamo appena descritto: il muscolo ileopsoas e il diaframma. Ad esempio, nel trattamento manuale di scarico del tratto addominale, si inizia sempre con un riscaldamento della parte, con manovre di impastamento.
Si effettuano manovre di compressioni sul muscolo retto dell’addome: con le punta delle dita incurvate ad uncino si lavora in profondità e si rimane in pressione qualche secondo avvicinando le dita all’ombelico (scollamento dei muscoli del retto). Le manovre di compressione vengono fatte tutte in controlateralità del muscolo del diaframma con le punte delle dita, seguendo la respirazione del cliente: quando espira spingiamo in basso (scollamento del diaframma).
Per poter lavorare sull’ileopsoas, si fa piegare sul lettino la gamba del cliente (oppure si può lavorare da seduti) con la pressione delle due dita, medio e anulare, con pressioni dinamiche lente verso la cresta iliaca della parte interna.
Nella distensione lombo-sacrale si fa piegare entrambe le gambe sul lettino, manovra effettuata trascinando la mano dolcemente dalle vertebre lombari a quelle sacrali.
È comprensibile come alterazioni e blocchi di movimento di questo muscolo vadano ad alterare il battito cardiaco. Infatti, se il diaframma si bloccherà verso l’alto, si ridurrà lo spazio di dilatazione del miocardio, costringendolo ad accelerare il suo battito e ad aumentare il ritmo respiratorio. Anche l’apparato digerente risentirà di questa situazione: lo stomaco, rimanendo trazionato verso l’alto, non sarà più in grado di contenere all’interno i gas ed i succhi gastrici, portando al reflusso.
Tutte le catene muscolari nel decorrere attraverso il corpo si intersecano col diaframma, ed un suo blocco comporterà una limitazione di movimento all’interno di quella catena. Per questo motivo è facile comprendere come una “riabilitazione” respiratoria è alla base di qualsiasi forma di ginnastica posturale, con lo scopo di liberare il diaframma da blocchi e tensioni.
Imparare a respirare è il primo passo per tendere il nostro sistema muscolo-scheletrico, i nostri visceri ed il sistema neurovegetativo, e poter così liberare i blocchi psicologici e meccanici.
La ginnastica respiratoria funge da auto centramento su cui focalizzarsi al fine di non disperdere le proprie energie. La respirazione come strumento di centramento dal quale non distogliere l’attenzione. Questo isolamento mentale porterà ad un rilassamento del nostro sistema neurovegetativo, riducendo così lo stress a livello psicologico, biochimico e meccanico. Questa tecnica viene usata, oltre che in ambito sportivo, anche come tecnica di rilassamento per chi tende a soffrire di ansia e disturbi del sonno.
Stati irritativi di questi organi si riflettono in modo negativo sul muscolo. Tramite una “rete” complessa di legamenti, spesso si riscontra un ileopsoas troppo contratto anche in caso di problemi uro-ginecologici, come le cisti ovariche, endometriosi, postumi di interventi chirurgici. Tutto ciò è in diretta connessione con il colon, che può entrare in spasmo in caso di appendicite, infatti in caso di coliche ci pieghiamo su noi stessi.
Lo stretto rapporto tra ileo e psoas ed intestino può essere anche causa di lombalgia. Può provocare dolore alle gambe, visto l’inserzione con il femore, così come la difficoltà a stare seduti.
Ha un rapporto intimo con il diaframma, infatti questo muscolo entra nel meccanismo della respirazione e quando si hanno stati di ansia e stress costante, provocandone dei blocchi. Ciò potrebbe portare a contratture croniche del muscolo del diaframma, problemi che si riflettono anche sul muscolo ileopsoas.
Essendo collegato al sistema nervoso, invierà dei segnali a tutto il corpo, interferendo con la corretta circolazione dei fluidi e della respirazione.
Viene definito il muscolo dell’anima, forse anche per il suo contatto diretto con il muscolo diaframma, che interviene nel meccanismo della respirazione e della diffusione dell’energia vitale, il prana.
Anche la conformazione della colonna vertebrale condiziona la salute di questo muscolo, infatti se la colonna è in lordosi, il muscolo è contratto e “tira in avanti”, anche se alcune volte questa condizione è congenita.
Molte persone con una marcata iperlordosi hanno il muscolo psoas troppo accorciato, e frequentemente problematico. Questo muscolo può essere troppo contratto anche per il motivo di una scorretta alimentazione e per una scarsa idratazione.